Dopo la rivelazione, le strade buie che riportavano Marco e Lucia verso casa sembravano più tortuose e oscure del solito, un labirinto di ombre che rifletteva il tumulto dei loro pensieri. La proposta dell’organizzazione segreta pendeva su di loro come una spada di Damocle, una tentazione avvolta in un velo di minaccia. Potevano davvero fidarsi di coloro che avevano giocato così spietatamente con le loro vite?

Nelle settimane seguenti, la decisione pesò sulle loro anime come un macigno. Discussero a lungo delle loro opzioni, soppesando il desiderio di normalità contro il bisogno di giustizia e verità. Alla fine, la decisione fu presa non tanto sulla base di ciò che era più sicuro, ma su ciò che sentivano essere giusto.

Rifiutarono l’offerta dell’organizzazione.

Era una scelta che portava con sé grandi rischi. Senza la protezione dell’organizzazione, erano vulnerabili a ulteriori manipolazioni e, forse, a un’altra cancellazione. Ma accettare avrebbe significato vivere sotto il peso di un segreto oscuro, la conoscenza di un sistema che poteva arbitrariamente cancellare esistenze, manipolare vite. Non potevano in buona coscienza permettere che tale verità rimanesse nascosta.

Così, con coraggio e una certa dose di temerarietà, iniziarono a documentare tutto ciò che avevano scoperto, compilando prove, testimonianze e quanto più materiale possibile sull’esperimento sociale e sull’organizzazione segreta. Il loro obiettivo era esporre l’intera vicenda, sperando di scuotere le fondamenta di un sistema che permetteva tali aberrazioni.

Ma ben presto si resero conto che l’organizzazione non aveva intenzione di lasciarli agire indisturbati. Iniziarono a ricevere avvertimenti, prima velati, poi sempre più espliciti. La loro sicurezza, già precaria, divenne una preoccupazione costante. La paranoia si insinuò nelle loro vite, con la sensazione di essere costantemente osservati, seguiti.

La situazione culminò in un incontro che non avrebbero mai dimenticato. Un messaggio anonimo li convocò in un luogo isolato, dove furono accolti non da minacce, ma da un avvertimento compassionevole di un membro dell’organizzazione che simpatizzava con la loro causa. “Non potete vincere,” disse. “Ma potete ancora vivere. Scomparite. Iniziate una nuova vita, lontano da qui, lontano da noi. È l’unica via d’uscita che vi rimane.”

La decisione di scomparire non fu facile. Significava abbandonare tutto ciò che conoscevano e amavano, rinunciare alla lotta per esporre la verità. Ma era anche un riconoscimento della realtà: contro un avversario così potente e senza scrupoli, la loro battaglia era forse destinata alla sconfitta.

E così, una notte senza luna, Marco e Lucia lasciarono la città. Con documenti falsi e i pochi averi che potevano portare, intrapresero il viaggio verso una nuova vita, lasciando dietro di sé la loro vecchia esistenza come un brutto sogno.

Ma non partirono sconfitti. Nel loro cuore, portavano la speranza che la loro storia, seppur in forma anonima, potesse un giorno emergere, illuminando gli angoli bui di un sistema che troppo spesso dimentica gli individui nelle sue fredde meccaniche. Lasciarono dietro di sé un messaggio, una documentazione dettagliata di tutto ciò che avevano scoperto, affidata a un avvocato di fiducia con istruzioni di renderla pubblica qualora accadesse loro qualcosa.

La storia di Marco e Lucia termina qui, nella loro fuga verso l’ignoto. Ma il loro spirito di resistenza, la loro lotta per la giustizia e la verità, rimane come un faro per tutti coloro che si trovano a fronteggiare l’indifferenza e l’ingiustizia di un sistema troppo grande e troppo potente.

E così, mentre la città si perde all’orizzonte, iniziano un nuovo capitolo, una vita costruita su nuove identità ma guidata dagli stessi ideali indomiti che li hanno portati attraverso la tempesta.

Fine

CAPITOLI PRECEDENTI

Capitolo 1: Una Storia di ordinaria fantaburocrazia.

Era una mattinata uggiosa a Roma quando Marco si preparava a rinnovare il suo passaporto. Ma all’arrivo alla questura, una sorpresa sconcertante lo attendeva: secondo il sistema, non esisteva. Determinato a dimostrare il contrario, Marco si preparò per delle strane avventure nel labirinto della burocrazia.

Capitolo 2 e 3: L’Inesistenza (una storia di fantaburocrazia)

Mentre Marco camminava verso l’ufficio anagrafe, il cielo grigio sembrava chiudersi intorno a lui, riflettendo il tumulto dei suoi pensieri. L’ufficio anagrafe in un vecchio palazzo, il caos interno contrastava con la nobiltà della struttura. Dopo una lunga ricerca, non trovò traccia di sé nei registri. Iniziò così la sua ricerca per trovare chi potesse…

Capitolo 4: La rivelazione (storia di fantaburocrazia)

Marco e Lucia, intrappolati in un sistema burocratico che li aveva cancellati, lottano per recuperare le loro vite. Scoprono che la loro cancellazione era parte di un esperimento sociale. Un’organizzazione segreta offre loro aiuto in cambio del silenzio. Si trovano di fronte alla scelta di tornare a una vita normale o continuare a combattere.

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