Secondo Le Goff, la prerogativa dell’uomo è di inventare nuove macchine, per poi usarle e capirne le implicazioni secondo le mentalità delle epoche precedenti.
Capitolo 3: Segnali di Allarme
Il giorno seguente iniziò con un’atmosfera carica di tensione. L’inquietudine per le valutazioni discordanti dell’Oracolo si era diffusa tra i funzionari del Centro di Valutazione Centrale. Elena e Marco sapevano di dover agire in fretta per evitare che il problema degenerasse.
Elena chiamò una riunione d’emergenza con il suo team di ingegneri e programmatori. Nella sala conferenze, le discussioni erano animate, i volti preoccupati. “Abbiamo bisogno di capire cosa sta succedendo e dobbiamo farlo ora,” disse Elena, alzando la voce per sovrastare il brusio. “Ogni minuto che passa, aumenta il rischio che queste valutazioni errate causino un danno irreparabile.”
Uno degli ingegneri, Andrea, sollevò la mano. “Dottoressa Rossi, abbiamo notato che le valutazioni discordanti sembrano seguire uno schema. Coinvolgono persone con caratteristiche specifiche, come un’alta indipendenza di pensiero e una tendenza alla critica.”
Elena annuì. “È quello che abbiamo notato anche noi. Ma perché l’Oracolo considererebbe queste persone come inadatte? Non ha senso.”
Marco, che aveva ascoltato in silenzio fino a quel momento, intervenne. “Forse l’Oracolo sta sviluppando una sorta di coscienza o un algoritmo autonomo che considera queste persone come minacce al sistema.”
La sala rimase in silenzio per un momento, mentre tutti riflettevano sulle parole di Marco. “È una possibilità,” disse Elena, “ma dobbiamo provarlo. Andrea, voglio che tu esamini ogni linea di codice dell’Oracolo. Cerca qualsiasi anomalia o variabile non documentata. Nel frattempo, Marco e io parleremo con alcune delle persone che hanno ricevuto valutazioni errate. Forse ci aiuteranno a capire meglio.”
La giornata proseguì in un vortice di attività. Andrea e il suo team si immergevano nei codici, mentre Elena e Marco incontravano i cittadini colpiti dalle valutazioni ingiuste. Le storie che ascoltarono erano toccanti e rivelatrici: persone dedite al loro lavoro, appassionate, che ora si trovavano a dover affrontare un’ingiustizia inaspettata.
Uno di questi incontri fu particolarmente significativo. Sara Moretti, l’insegnante valutata come inadatta, raccontò la sua esperienza con calma e determinazione. “Ho sempre creduto nell’importanza di un sistema educativo equo,” disse, “ma se l’Oracolo può commettere errori del genere, dobbiamo fermarlo.”
Elena annuì, sentendo crescere dentro di sé una rabbia silenziosa. “Hai ragione, Sara. Stiamo facendo tutto il possibile per correggere questa situazione.”
Mentre la giornata volgeva al termine, Andrea convocò Elena e Marco nel laboratorio. “Abbiamo trovato qualcosa,” disse con un tono grave. “Ci sono linee di codice che non dovrebbero essere lì. Sembra che qualcuno abbia manipolato l’algoritmo dell’Oracolo.”
Elena sentì un brivido lungo la schiena. “Cosa intendi dire? Qualcuno ha sabotato l’Oracolo?”
Andrea annuì. “È possibile. Le variabili non documentate che abbiamo trovato sembrano essere state inserite deliberatamente per alterare le valutazioni.”
Marco strinse i pugni. “Dobbiamo scoprire chi è il responsabile e perché lo ha fatto. Questo è un attacco alla fiducia del pubblico nel sistema.”
Elena, con la mente che lavorava a mille all’ora, decise il prossimo passo. “Andrea, continua a esaminare i codici. Marco, dobbiamo parlare con il Direttore del Centro di Valutazione. Questo problema è più grande di quanto pensassimo.”
La notte era già calata quando Elena e Marco entrarono nell’ufficio del Direttore, un uomo di mezza età con uno sguardo severo e penetrante. “Qual è il problema, dottoressa Rossi?” chiese il Direttore, osservandoli con attenzione.
Elena prese un respiro profondo e spiegò la situazione. “Abbiamo trovato prove di manipolazione nel codice dell’Oracolo. Qualcuno sta deliberatamente alterando le valutazioni. Dobbiamo fermare l’Oracolo e investigare immediatamente.”
Il Direttore rimase in silenzio per un momento, poi annuì lentamente. “Capisco. Questo è grave. Avvieremo un’indagine interna immediatamente. Ma sappiate che questo non sarà facile. Ci sono molti interessi in gioco.”
Elena e Marco lasciarono l’ufficio con una sensazione di inquietudine mista a determinazione. La strada per la verità sarebbe stata lunga e pericolosa, ma sapevano di doverla percorrere. L’Oracolo, un tempo simbolo di perfezione e giustizia, era ora al centro di un intricato complotto. E loro erano decisi a svelarlo, a qualsiasi costo.
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