Pazzesco ma vero – Intervista a Michele Bertola – Direttore Generale del comune di Monza.

La pubblica amministrazione offre percorsi professionali stimolanti e gratificanti, spesso inaspettati. Molti pensano che sia un ambiente statico, ma la realtà è ben diversa. È possibile iniziare da ruoli umili e, con passione e impegno, raggiungere posizioni di grande responsabilità.

In questo articolo ho sintetizzato alcune risposte di Michele Bertola nella puntata registrata con lui di “Pazzesco ma vero” .

L’articolo vi guiderà attraverso le tappe fondamentali di Michele Bertola di una carriera di successo nella pubblica amministrazione, offrendo spunti pratici e consigli da chi ha vissuto in prima persona questo percorso.

Potete vedere l’intera registrazione cliccando sul link in fondo all’articolo.

Iniziare dal basso: la forza della gavetta

Molti professionisti di successo nella pubblica amministrazione hanno iniziato la loro carriera da posizioni entry-level. Questo significa partire da ruoli che, sebbene meno prestigiosi, offrono una preziosa opportunità di apprendimento sul campo.

Immagina di iniziare come impiegato a tempo pieno, magari in un ufficio comunale. Qui impari le basi del funzionamento dell’ente, le procedure, le normative. È un periodo fondamentale per capire le dinamiche interne e costruire una solida base di conoscenza.

Consiglio dell’esperto: Non sottovalutare mai l’importanza di queste prime esperienze. Sono il terreno fertile su cui costruire competenze preziose e una profonda comprensione del settore.

La svolta: passione e formazione continua

Molto spesso, la transizione verso ruoli di maggiore responsabilità avviene grazie a una combinazione di passione per il servizio pubblico e un impegno costante nella formazione. La laurea in Scienze Politiche, ad esempio, può aprire molte porte, ma è l’interesse attivo verso le materie e la volontà di approfondire che fanno la differenza.

Un esempio concreto è l’esperienza del servizio civile: un periodo in cui si entra in contatto diretto con i bisogni dei cittadini e si scopre il valore del proprio contributo. Questo può accendere la scintilla che porta a voler intraprendere una carriera stabile nel settore.

Approfondimento: La formazione non si ferma alla laurea. Corsi, seminari, master e l’aggiornamento costante sulle normative sono essenziali per rimanere al passo con un settore in continua evoluzione.

La crescita: da funzionario a dirigente

Il passaggio da funzionario a dirigente è un traguardo significativo. Spesso richiede il superamento di concorsi specifici e la dimostrazione di capacità gestionali e di leadership. In questa fase, si impara a gestire team, a prendere decisioni strategiche e a rispondere delle proprie azioni.

Un momento cruciale può essere l’opportunità di lavorare in comuni con sfide organizzative complesse. Queste situazioni, sebbene difficili, offrono la possibilità di innovare e di dimostrare il proprio valore, imparando dagli errori e trasformandoli in occasioni di crescita.

Esempio pratico: L’esperienza di un dirigente che, arrivato in un ente in un momento di cambiamento, ha potuto proporre e implementare nuove strategie, dimostrando flessibilità e visione.

La leadership efficace: gestire le crisi e guidare il cambiamento

La vera leadership si manifesta soprattutto nei momenti di crisi. La pandemia di COVID-19 ha messo a dura prova la pubblica amministrazione, ma ha anche evidenziato l’importanza di competenze come la capacità di analisi rapida, la presa di decisioni tempestive e l’attenzione all’impatto delle azioni.

In situazioni di emergenza, la leadership tradizionale basata sulla conoscenza delle norme lascia spazio a un approccio più dinamico, focalizzato sulla risoluzione dei problemi e sul benessere delle persone. Questo richiede empatia, capacità di relazione e un forte orientamento al risultato.

Lezione appresa: Durante l’emergenza, si è visto come la collaborazione tra enti e la forza delle relazioni costruite negli anni siano state fondamentali per trovare soluzioni efficaci. Questo dimostra che il “fare rete” è una competenza chiave.

L’importanza delle soft skills e della narrazione

Oltre alle competenze tecniche, le “soft skills” sono diventate sempre più cruciali. L’orientamento al risultato, l’empatia, la capacità di coinvolgere le persone e di misurare l’impatto delle proprie azioni sono elementi distintivi di un professionista efficace.

Un modo innovativo per sviluppare e trasmettere queste competenze è attraverso la narrazione. Raccontare storie vere, ispirate a esperienze concrete, aiuta a immedesimarsi nelle situazioni, a comprendere i valori in gioco e a imparare dagli errori altrui. Questo approccio trasforma la formazione da un semplice addestramento a un processo di crescita personale.

Strumento utile: Libri e rappresentazioni teatrali basati su storie di pubblica amministrazione possono diventare potenti strumenti formativi, stimolando l’autostima e la motivazione.

Il futuro della Pubblica Amministrazione: giovani e innovazione

Il futuro della pubblica amministrazione risiede nei giovani e nella loro capacità di portare innovazione. È fondamentale offrire loro un ambiente in cui possano esprimere le proprie idee, imparare e, se necessario, sbagliare senza timore.

La pubblica amministrazione del futuro dovrà essere più flessibile, capace di adattarsi ai micro-bisogni dei cittadini e di integrare le risorse disponibili per creare soluzioni efficaci. Il focus si sposterà dalla gestione dei servizi alla regia delle connessioni, promuovendo la fiducia e le relazioni.

Visione per il futuro: La pubblica amministrazione del futuro richiederà meno ego e più “noi”, con una forte enfasi sulla collaborazione tra settori, enti e con il mondo privato. I giovani, con la loro ricerca di senso e scopo nel lavoro, sono la chiave per realizzare questa visione.

Applicazione pratica: come iniziare il tuo percorso

  1. Inizia con curiosità: Anche nei ruoli più umili, cerca di capire il perché delle cose e come funziona l’ente.
  2. Formazione continua: Non smettere mai di imparare. Partecipa a corsi, leggi, aggiornati sulle normative.
  3. Sviluppa le soft skills: Lavora sulla tua capacità di comunicare, collaborare, risolvere problemi e gestire le emozioni.
  4. Cerca opportunità: Sii proattivo nel proporre idee e nel metterti alla prova in nuovi progetti.
  5. Impara dagli errori: Considera ogni errore come un’occasione di crescita e chiedi feedback costruttivi.
  6. Concentrati sull’impatto: Prima di agire, chiediti quale sarà l’effetto delle tue decisioni sui cittadini e sull’organizzazione.
  7. Costruisci relazioni: Il networking e la collaborazione sono fondamentali per il successo.

Conclusione

La pubblica amministrazione è un campo dinamico e ricco di opportunità per chi è disposto a impegnarsi e a crescere. Dalla gavetta alla leadership, ogni tappa del percorso offre lezioni preziose. Abbracciare l’innovazione, valorizzare le competenze umane e guardare al futuro con ottimismo sono gli ingredienti per una carriera di successo e per una pubblica amministrazione sempre migliore.

Domande Frequenti (FAQ)

1. È ancora possibile fare carriera nella pubblica amministrazione partendo da zero?
Assolutamente sì. Molti professionisti di successo hanno iniziato da ruoli entry-level e, attraverso impegno, formazione e passione, hanno raggiunto posizioni dirigenziali. La chiave è la dedizione e la volontà di apprendere continuamente.

2. Quali sono le competenze più importanti per chi vuole lavorare nella pubblica amministrazione oggi?
Oltre alle competenze tecniche specifiche (normative, procedure), sono fondamentali le soft skills: capacità di comunicazione, problem solving, lavoro di squadra, empatia, orientamento al risultato e capacità di adattamento. La capacità di narrare e di comprendere l’impatto delle proprie azioni è sempre più rilevante.

3. Come possono i giovani contribuire all’innovazione nella pubblica amministrazione?
I giovani possono portare nuove prospettive, energia e una maggiore apertura al cambiamento. È importante che le amministrazioni creino un ambiente che incoraggi la loro iniziativa, offra loro opportunità di crescita e dia loro la possibilità di esprimere il proprio potenziale, anche attraverso la sperimentazione e l’apprendimento dall’esperienza.

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Una risposta a “La carriera nella Pubblica Amministrazione: dalla gavetta al successo”

  1. Il servizio civile una volta serviva per evitare la leva, ora come sopravvivenza temporanea. Alla laurea la maggioranza almeno ci prova, fino al paradosso che occorre più motivazione per gli istituti tecnici, dopodiché magari i dottori consegnano pizze

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